L'INTERLISTA
- Sottobanco Redazione
- 21 ott 2020
- Tempo di lettura: 9 min
Oggi, dopo l’assemblea d’istituto durante la quale sono state presentate le tre liste concorrenti alla rappresentanza degli studenti, abbiamo contattato ognuno dei diversi candidati per porre domande con lo scopo di completare ciò che abbiamo trovato mancare nel dibattito e nei programmi. Così le liste hanno avuto la possibilità di far luce su alcuni punti altrimenti poco chiari.
Cari righini, vi invitiamo a leggere questa integrazione per votare più consapevolmente venerdì mattina, nell’ottica di sviluppare una capacità critica che ci dovrà accompagnare per tutta la vita anche al di fuori del liceo.
Buona lettura guys!
Intervista a mindlist
1. D: considerata la situazione difficilmente prevedibile e il numero elevato di punti del vostro programma che dipendono dagli esiti di questa crisi epidemica, poniamo il caso che le cose non vadano per il meglio: in questa eventualità quali punti del programma rimangono validi? Si possono considerare sufficienti per guadagnare un consenso maggiore rispetto alle altre liste? Per quali motivi?
R: I punti che abbiamo inserito servono a dare un'idea agli elettori di cosa faremo nel caso in cui la crisi epidemica dovesse attenuarsi. Si spera che la situazione cambi entro l'inizio del 2021 ma il programma, pur privato dei punti no covid, rimane ugualmente valido. Per quanto riguarda le Philolympia, le olimpiadi di informatica e il Parlamento dei giovani, invece, questi potrebbero ancora essere attuabili in quanto l'eventuale partecipazione della scuola ai progetti è una decisione che deve essere presa dai comitati. Come già detto durante il dibattito, per il Parlamento Europeo dei giovani c'è il bando, mentre le olimpiadi di informatica non sono state annullate definitivamente, ma solamente posticipate, e ciò ci offre più tempo per iscriverci come istituto. Noi di Mindlist ci proponiamo di portare avanti non solo questi tre progetti, ma qualunque iniziativa o concorso proposto dagli studenti.
2. D: riguardo alla questione del sito, inizialmente avevate intenzione di utilizzare come appoggio per il Righiforum il sito del Sottobanco, ma durante il dibattito avete accennato ad un sito apposito e indipendente dal giornale. Rispetto alle altre liste, la vostra idea sulla gestione del sito del righi è dunque apparsa improvvisata o poco lineare. A cosa dovete questo cambio di rotta? Credete che questo punto possa giocare a vostro sfavore?
R: Mindlist ha avuto l'idea di aprire un Righiforum prima di sapere che sarebbero stati creati ben due siti del Righi ad opera delle altre liste. Di conseguenza, per poter portare avanti il progetto del forum, ci siamo rivolti alla redazione del Sottobanco per una collaborazione che aveva inizialmente senso, presupponendo che il sito del Sottobanco fosse l'unico presente. Durante il dibattito, essendo emerso il progetto di un vero e proprio sito del Righi, ho ritenuto che non fosse più necessario tenere il Righiforum sul Sottobanco, ma che questo si potesse appoggiare al nuovo sito del liceo.
3. D: dato il limitato numero di liste, in confronto al numero di seggi disponibili per i futuri rappresentanti di istituto, viene a crearsi la necessità di una collaborazione costruttiva e un’integrazione dei diversi programmi. L’antipatia tra Mindlist e Waitinglist messa in luce durante il dibattito potrebbe creare difficoltà nel trovare i giusti compromessi. Come gestirete il vostro antagonismo?
R: Bisogna considerare che la competitività durante la campagna elettorale è naturalmente maggiore rispetto a dopo le elezioni, quindi conto sul fatto che tutti noi candidati sapremo mettere da parte il passato per collaborare al meglio per i Righini.
È vero che abbiamo avuto dei diverbi con Waitinglist durante il dibattito, ma abbiamo anche dei punti di incontro, infatti mentre noi di Mindlist abbiamo portato come proposta il Righiforum, i colleghi di Waitinglist si sono preoccupati dell'organizzazione dell'intero sito con diverse funzioni; per quanto riguarda il futuro sito degli studenti e le Righicard, metteremo insieme le proposte di entrambe le liste; una collaborazione più difficile da attuare sarà quella riguardante le felpe, da chiarire con i ragazzi di Universalista, mentre per quanto riguarda i gadget, noi e Waitinglist siamo allineati, infatti abbiamo contattato lo stesso fornitore.
Voglio inoltre che sia chiaro che io non provo nessun rancore nei confronti di Waitinglist e sono aperto ad una collaborazione su ogni punto.
Intervista a Waitinglist
1. D: la proposta Oltrerighi del vostro programma sembra essere il punto di forza di Waitinglist, oltreché un possibile strumento per riunire studenti di diverse classi, sezioni e indirizzi in progetti che vadano, appunto, oltre il contesto prettamente scolastico. Credete che questo sia un progetto abbastanza valido da vincere la pigrizia cosmica dei nostri liceali, o rischia di finire, come spesso accade, nel dimenticatoio? In che modo favorirete la sua riuscita?
R: Intanto grazie per questa domanda, speravamo venisse posta in dibattito. Noi abbiamo proposto questo progetto con la speranza che fosse continuativo e che i contatti con le varie associazioni non cessassero mai di esistere. Per quanto riguarda la domanda, ovvero: “Come pensiamo di stimolare gli studenti?”, speriamo che i progetti a cui la commissione prenderà parte siano sempre più coinvolgenti, che contribuiscano ad aprire la mente ed a scoprire nuove realtà e che trasformino gli studenti in cittadini più attivi e consapevoli. Valorizzeremo molto l'unione di studenti provenienti da diverse realtà, attraverso delle piattaforme che permetteranno a persone della stessa scuola di incontrare ragazzi con gli stessi interessi, come quello di impegnarsi per il sociale. Vogliamo che persone di classi e anche età diverse trovino qualcuno con cui si sentono a loro agio e con cui possano collaborare per interessi comuni. Speriamo che tutte le persone che si iscriveranno alle commissioni abbiano un interesse forte per il progetto e che siano esse stesse ambasciatori per i prossimi anni, quando prenderanno in mano la gestione della commissione, portandola avanti fino alla fine dei tempi, se così si può dire. Crediamo molto in questo progetto e abbiamo già alcune persone che si sono offerte di iniziarlo e altre che sono state contente di trovare questa proposta nel nostro programma.
2. D: Durante il dibattito avete ribadito di essere già in contatto con esperti esterni per la gestione del sito e con altre scuole per diminuire i costi. Parlando di conti, quanto verrebbe a costare assumere specialisti per il mantenimento del sito? La spesa graverebbe sul fondo studentesco?
R: Quelle per il sito saranno spese a carico del fondo studentesco, che consisteranno solamente nell'acquisto del dominio. Il sito per la nostra scuola costerebbe 600 euro, ma se aderiranno altre scuole, il costo si abbasserà. Il dominio scade e dovrà essere ricomprato annualmente, ma siamo già in contatto con il Galvani, il Salvemini e il Fermi. Il costo è rilevante e ce ne rendiamo conto, però ci impegnamo a sostenerlo ed è per un progetto continuativo. Speriamo che sia apprezzato dagli studenti e utilizzato nei prossimi anni, come è successo anche al Galvani, che aderisce a questa iniziativa già da due anni e gli studenti ne sono entusiasti.
3. D: La questione sollevata in dibattito riguardante un’eventuale agevolazione delle ragazze nel sistema elettorale ha risollevato il problema della mancanza di una rappresentanza femminile. Quale credete che sia la causa della scarsissima partecipazione delle studentesse righine alla rappresentanza dell’istituto, contrastante rispetto all’elevata partecipazione alla rappresentanza di classe?
R: una causa che ci sta molto a cuore è quella delle ragazze usate come immagine per le liste, quindi non per il loro valore, per la loro personalità e il loro carattere forte e adatto ad unire candidati in una lista. Perciò abbiamo cercato di sollevare il problema; pensiamo sia proprio questa la motivazione per cui le ragazze si sentono sempre meno stimolate: i capolista sono sempre degli uomini e da molti anni non sale alla rappresentanza degli studenti una donna. Speriamo che quest'anno porti un cambiamento.
Vorrei anche chiarire che l’elezione agevolata delle ragazze non era una proposta: abbiamo cercato di spiegare, durante il dibattito, che abbiamo fatto una instagram story con la stessa grafica dei nostri punti e che perciò poteva apparire all'occhio un punto del nostro programma, ma non lo era. L’obiettivo era invece di porre un argomento di dibattito e, se ci avete seguiti sui social, avrete visto che abbiamo tenuto un dialogo attivo condividendo le varie risposte alla storia. Confrontando le varie opinioni abbiamo capito che l'idea non aveva un grande consenso e l'abbiamo scartata.
In seguito riproponiamo a Waitinglist la domanda posta a Mindlist
4. D: dato il limitato numero di liste, in confronto al numero di sedie disponibili per i futuri rappresentanti di istituto, viene a crearsi la necessità di una collaborazione costruttiva e un’integrazione dei diversi programmi. L’antipatia fra mindlist e waitinglist messa in luce durante il dibattito potrebbe creare difficoltà nel trovare i giusti compromessi. Come gestirete il vostro "antagonismo"?
R: Noi fin dall'inizio eravamo consapevoli che questa cosa sarebbe potuta succedere, quindi ci siamo sempre messi nell'ordine di idee che saremmo dovuti salire con una persona con cui è stata instaurata una competizione, c'è da ammetterlo, poco sana; però non era nostro intento instaurare questo tipo di competizione, nel senso che noi abbiamo sempre provato a mitigare le decisioni collettive delle tre liste, rendendole partecipi quanto lo eravamo noi durante la campagna. Nel caso dovessimo salire tutti insieme, noi comunque siamo studenti, siamo compagni di scuola, siamo persone con idee diverse, che hanno proposto cose diverse e che quindi dovranno collaborare e trovare compromessi. L'importante, secondo me, nel rapporto tra i rappresentanti degli studenti è proprio il fatto che questi riescano a mettersi d'accordo pur avendo idee e pensieri diversi, oltreché essere un incentivo per il rappresentante degli studenti che viene eletto ad aprirsi a nuove idee, in un contesto in cui c'è bisogno di collaborazione e di dedizione.
Intervista a universalista
1. D: Il progetto righi-radio, da quanto abbiamo potuto capire, si affida alla partecipazione della comunità righina, che tuttavia si è dimostrata negli anni essere sostanzialmente inconsistente - tematica che noi di Sottobanco approfondiremo in un prossimo articolo. Ritenete una scelta saggia proporre un tale punto nel programma della vostra lista, senza una previa adesione di righini interessati a prenderne parte attiva?
R: Sicuramente, come tutti gli anni, i progetti vanno curati nei minimi dettagli, altrimenti vanno in disuso. Come possiamo fare? In realtà, come in un loop, se pochi studenti si interessano alla scuola, pochi studenti saranno propensi a farlo: nel momento in cui noi mettiamo la brace al fuoco, sempre piú studenti saranno incentivati a partecipare alle iniziative. Inizieremo con il creare una commissione e abbiamo già diverse persone, una ad esempio è Andrea Zunarelli, rappresentante di Waitinglist, e questo per farvi capire quanto una persona possa essere partecipe al di là dei propri interessi. Ci sono già diversi consensi e partiremo da quelli. Inoltre, nel caso in cui non riuscissimo ad ottenere abbastanza adesioni, abbiamo l'autorizzazione da parte della dirigenza e un professore disposto a fare da tutor per rendere questa attività scuola-lavoro: nel momento in cui il righino non volesse partecipare attivamente ad un'attività scolastica questa potrà essere destinata a un progetto di scuola-lavoro estremamente valido, più entusiasmante e coinvolgente delle solite attività.
2. D: Abbiamo diverse curiosità riguardo al gioco avatar da voi proposto. Sarà rappresentata la mappatura di tutta la scuola? Quali sarebbero i costi da gestire a carico del fondo studentesco e a quali cifre ammonterebbero? Chi gestirebbe la manutenzione e gli account?
R: La mappa non è ancora completa e precisa su tre piani: per ora ha un piano con aula magna e palestra. A farsi carico del fattore economico sarà Cannamela, soprattutto perché questo non è un progetto che intendiamo limitare al Righi, ma che speriamo di poter proporre anche ad altre scuole bolognesi, per creare spazi comuni in cui ritrovarsi. Ribadiamo che la spesa non graverà sul fondo studentesco, perché sarebbe scorretto da parte nostra, in quanto il progetto è ludico e non strettamente necessario al funzionamento della scuola.
3. D: Quando durante il dibattito vi è stato chiesto quanto verrebbero a costare le felpe in collaborazione con Base12, avete risposto che il loro prezzo sarebbe stato più alto di quello delle felpe normali, circa 50 euro. Non tutti gli studenti peró possono permettersi di spendere una cifra del genere per una felpa. Queste felpe “fighissime” dovrebbero rappresentare il nostro liceo e di conseguenza tutti i suoi studenti, ma sarebbero alla portata di pochi. Vi sarebbero quindi delle felpe di serie A e di serie B per studenti di serie A e di serie B. Come rispondete a questa critica?
R: Il principio non è sbagliato, ma va applicato a tutto il settore della moda: spendere molto è abitudine di molti giovani, ma ciò non definisce un individuo. Oggettivamente la felpa di marca è un prodotto di nicchia per gli appassionati di streetwear, ci rendiamo conto che 50€ è un prezzo proibitivo e per questo lasceremo a disposizione di tutti gli studenti anche l'ordine per una felpa normale a 18/20€.
È anche da considerare che quel brand non avrebbe mai potuto venderci un suo prodotto ad un prezzo inferiore, o ci avrebbe rimesso pesantemente. Se qualcuno ha 50€ ed è interessato noi abbiamo ottenuto questo affare che comunque è un ottimo risultato. A parer mio non definisce nessun alunno la scelta di una felpa piuttosto che un'altra, ovviamente saranno poi gli studenti a portare le proprie opinioni a riguardo.
Che dire, un primo articolo molto brenso.
Speriamo di essere stati d'aiuto e che vi sia servito quest'aggiuntivo tuffo nelle proposte delle liste.
Votate con cautela e leggete il libretto d'istruzione all'uso, il diritto di voto è un medicinale che può causare effetti collaterali anche gravi.
Alla prossima!
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